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Cari amici del sito “Gli alieni tra noi – L’HUB che t’informa dove gli altri non osano!”, oggi ricevo dal mio caro amico Bruno la richiesta di un articolo che dimostri che sono il più grande ricercatore ufologico mondiale.
Non facile… ma proviamo.
Non ha aggiunto il termine “vivente” perché non so quanto durerò ancora, sto lottando contro un cancro inoperabile, e quindi non posso sapere per quanto ancora potrò svelarvi i segreti dell’Universo intorno a voi.
E’ il 18/01/2015, e vi sto scrivendo questo articolo dal mio letto d’ospedale, sono sotto ossigeno, stanotte ho avuto una crisi respiratoria che mi ha quasi soffocato.

Quello che non riuscirò a comunicarvi qui lo troverete nei miei libri, un bel giorno dovrete rassegnarvi a leggerli, entrando di fatto nella nuova era che è iniziata nel 2013!
Allora, come avete visto dai commenti dei precedenti articoli, non sono bastate le clamorose ed incredibili rivelazioni delle scorse settimane per togliermi la fama di: buffone, idiota, ciarlatano, ubriacone, chi ti credi di essere? Dio?, scrivi solo cazzate, vuoi solo i soldi, vuoi solo vendere libri, non sei un personaggio credibile.

Dopo tutto questo, dicevo, credo che questa, che vi farò oggi, potrebbe essere la simpatica prova di ciò che afferma il mio amico Bruno Stazi ed i miei amici che mi seguono da anni ormai.

Oggi vi mostrerò l’incredibile storia di un gancio marziano!
 

Sono ormai passati due anni da quando apparve, su Marte, questo famoso gancio.

Dieci minuti dopo l’uscita di questa immagine, nel 2013, avevo già risolto il mistero del gancio marziano, ed ovviamente inserii la soluzione nei miei libri della serie MARTE.
Libri che naturalmente non avete letto perché, se così fosse, non avrei sentito per altri due anni “esperti ufologi” d’Italia, e del Mondo intero, tenere pompose conferenze “a pagamento” sull’ipotesi di vita su Marte.


Non solo, continuano ad uscire libri di assurde teorie senza nessuna prova scientifica valida che confermi o smentisca la vita su Marte.
Ebbene , i miei libri sono in vendita dal 2013, ma come potete vedere, televisioni, ufologi, scienziati, e chi più ne ha più ne metta, continuano a brancolare nel buio dell’informazione pilotata da NASA e CIA.
Chiaramente, io che sto lottando con la morte, non ho nessuna paura di questi enti, tantomeno dei Men in Black, ed oggi vi svelerò un altro segreto!
Tutti gli altri seguano pure i venditori di fumo!

Ma torniamo al nostro lucente gancio marziano!

Dunque, analizziamo la situazione.
Come vi ho sempre detto, nei miei libri, trovare le prove di vita extraterrestre è molto semplice. Dovete “osservare”!
Questa, da oggi in poi, sarà la vostra parola d’ordine!
Osservare non significa guardare, osservare significa esaminare un preciso particolare di un’immagine, e cercare di comprendere cosa effettivamente si sta osservando!
Prima di tutto chiediamoci a cosa serve un gancio d’acciaio che sporge da una roccia marziana.
Domandatemi: Caro Davide Capelli, tu che credi di sapere tutto, a cosa serve un gancio d’acciaio piantato in una roccia marziana?
Risposta: Cari amici, questo gancio lucente serve a far inciampare e cadere gli idioti che in questi anni mi hanno sempre criticato ed accusato!

Scherzi a parte, la spiegazione di questo gancio è di una semplicità estrema, tanto è vero che la spiegai già nel 2013 e pensavo che, in questi anni, sarebbe emersa descritta da qualche altro scrittore. Non è stato così.

Esaminando il gancio vediamo un piccolo triangolo di rinforzo, alla base, sul lato sinistro del gambo metallico. Eccolo segnato dalla freccia, dal cerchio e ricontrollato al negativo.

Questo cosa ci fa capire?
Ci fa capire che questo gancio era stato rinforzato perché doveva resistere, senza spezzarsi, ad una trazione verso una precisa direzione.
Cos’altro notiamo in questo gancio?
La lunghezza, diciamo che potremmo valutarla intorno ai dieci centimetri circa.
Poi?
Notate ancora qualcosa?
Notiamo la testa equina alla sommità!

Bene, allora a cosa serve un gancio rinforzato con una testa equina alla sommità?
Risposta: serve ad attaccare le briglie dei cavalli marziani!
Infatti, la posizione originaria del famoso gancio marziano, che tanto vi ha appassionato in quei mesi, non è questa, verticale, ma quest’altra… orizzontale!

Il gancio era infatti inserito in una parete esterna di un antico edificio marziano.
Più avanti ipotizzerò anche quale possa essere stato questo edificio.

Questa rivelazione potrebbe fare di me il più grande esperto mondiale di vita extraterrestre?
No, vero?…
D’accordo…
Proseguiamo…

Venti centimetri più in basso del famoso gancio, c’è una testa in bronzo, che nessuno al mondo ha mai notato.
Ve la illustro io per la prima volta nella storia dell’Umanità.

Come potete notare la piccola testa ha un anello al naso, ed è a pochi centimetri dalla staffa per briglie in acciaio.
Come avrete visto, anche nei nostri antichi castelli terrestri, c’erano spesso questi accoppiamenti per poter legare agevolmente le briglie delle cavalcature.
Si passavano un paio di giri di briglia intorno al perno e si concludeva infilando la briglia nell’anello, terminando con un nodo!

Semplice… no?
Eppure in tutti questi anni nessuno ci è arrivato.
Gli scienziati cercano ancora oggi, nel 2015, i batteri fossili e gocce d’acqua!

Ora voi potreste pensare che la rivelazione sia finita qui, e che in sostanza sono il solito ciarlatano presuntuoso ed arrogante.
Può essere vero… mi arrogo il diritto di affermare che il mondo scientifico ed ufologico dorme, oppure vi sta ingannando come ha sempre fatto nel corso dei decenni!

Vediamo ora la parte, almeno per me, più esaltante di questa mia scoperta scientifica.

Venti centimetri più in alto del famoso gancio lucente, trovai questa stupenda testa in bronzo.

Come potete vedere è la testa di un antico signore marziano, in bronzo.

Ma la parte più importante per noi, per gli antichi terrestri, è il cranio allungato!

Ci furono studi e ricerche da parte di alcuni scienziati, sulla poche tribù che non deformarono il cranio ai neonati. La pratica di deformare il cranio dei neonati terrestri, per farli assomigliare agli dèi del cielo, era talmente diffusa sulla Terra che si preferì studiare le poche tribù che non deformavano i crani.

Questo piccolo bronzo, di questo signorotto marziano, ci conferma, una volta di più, l’avvenuto contatto tra marziani e terrestri sumeri ed egizi, e ci conferma ancora una volta che le nostre religioni sono tutte fondate sul Culto del cargo!

Bene… ho terminato con la fantastica rivelazione settimanale? No…

Dicevo, all’inizio dell’articolo, che avrei formulato un’ipotesi sull’uso di questo edificio in pietra.
Ebbene… a qualche decina di metri da questi preziosissimi reperti antichi, vi è un enorme tacchino (o struzzo) in pietra.

Anche questo, incredibilmente, negli anni non è stato notato da nessuno!
Eppure sarà lungo almeno un metro ed alto altrettanto!

Allora che ipotesi possiamo formulare?

Ci sono gli attacchi per i cavalli, prima di crollare era un grande edificio in pietra, c’è un grande tacchino in pietra come insegna.

Probabilmente ciò che abbiamo visto sono i resti di una locanda marziana!
Un posto di ristoro per gli antichi cavalieri marziani!

Ora entro nell’antica locanda marziana, mi stappo una meritata birra, e saluto i miei ammiratori con un abbraccio…

Per tutti i miei detrattori, non me ne vogliano, ma  uso il dito medio!

Alla prossima!
Davide Capelli

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