Ormai è ufficiale! La NASA, l’ente spaziale americano, è sicuro che non siamo soli nell’universo e, nell’arco di 20 anni, proverà l’esistenza di altre forme di vita su altri pianeti.
In una tavola rotonda sulla ricerca di altre forme di vita nell’universo che si è tenuta presso la sede della NASA a Washington, gli scienziati dell’agenzia spaziale hanno rivelato che credono nella possibilità che esiste vita altrove nello spazio.
“Crediamo c’è vita oltre la Terra?” afferma l’amministratore della NASA Charles Bolden, ex astronauta, al dibattito della durata di un’ora. “Oserei dire che la maggior parte dei miei colleghi qui oggi dicono che è improbabile che nella vastità illimitata dell’universo noi umani siamo soli.”
Durante la tavola rotonda, gli scienziati hanno parlato non solo sulla questione dell’essere o non essere le uniche forme di vita nell’universo. La discussione ha inoltre toccato i temi dei progressi tecnologici che sono stati fatti per trovare la risposta alla domanda.
Per il capo scienziato dell’agenzia Ellen Stofan e per l’amministratore associato della NASA John Grunsfeld, gli scienziati sono vicini a trovare un altro pianeta simile alla Terra più di quanto si creda e i futuri telescopi saranno anche in grado di vedere cosa c’è su queste nuove terre… basta aspettare circa 20 anni!
Il progetto Kepler Space Telescope ha portato alla scoperta di un pianeta delle dimensioni della Terra che orbita nella cosiddetta “zona abitabile” di una stella e quindi potrebbe esistere acqua allo stato liquido sulla sua superficie. L’Energy Survey Dark and Very Large Telescope progetti hanno inoltre contribuito a rilevare la presenza di altri pianeti.
Gli astronomi, però, sono particolarmente entusiasti del Satellite TESS, che sarà lanciato nel 2017, e del James Webb Space Telescope, che sarà lanciato nel 2018, in quanto sono stati progettati principalmente per trovare pianeti. Il James Webb Space Telescope permetterà agli scienziati di vedere se c’è un pianeta là fuori che ha l’impronta digitale chimica che suggerisce che potrebbe sostenere la vita.
“Crediamo che siamo molto, molto vicini in termini di tecnologia e scienza per trovare la Terra 2.0 e la nostra possibilità di trovare segni di vita su un altro mondo”.