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Gli astronauti Usa Bob Behnken e Doug Hurley (reuters)

L’annuncio dell’agenzia spaziale americana, che spedirà gli astronauti Doug Hurley e Bob Behnken sulla Iss: sarà il primo equipaggio di Space X

La Nasa torna a volare con Elon Musk. Gli Usa tornano a lanciare astronauti nello spazio dal proprio territorio per la prima volta dopo nove anni, da quando fu sospeso il programma Shuttle nel 2011.

https://twitter.com/Commercial_Crew/status/1251206072335060992

A dare l’annuncio è l’Agenzia spaziale americana, con hashtag  #LaunchAmerica, indicando la data prevista del nuovo volo dal Kennedy Space Center, in Florida: il 27 maggio. Gli astronauti Doug Hurley e Bob Behnken andranno in missione sulla Iss e saranno il primo equipaggio di Space X, la società fondata da Musk.

L’arrivo dei due astronauti sulla stazione spaziale porterà a cinque il numero dei membri dell’equipaggio, dopo il rientro di ieri della navetta Soyuz con a bordo il cosmonauta Oleg Skripochka e i due astronauti americani, Jessica Meir, protagonista della prima passeggiata spaziale al femminile, e Andrew Morgan.

“Behnken e Hurley diventeranno membri dell’equipaggio a tutti gli effetti e torneranno a casa quando saremo pronti con il prossimo Crew Dragon”, aveva dichiarato l’amministratore capo della Nasa Jim Bridenstine nei giorni scorsi riferendosi ai preparativi della Nasa per questo importante traguardo. Finora, infatti, l’agenzia spaziale americana per mandare astronauti in orbita si era dovuta appoggiare alle vecchie, ma efficienti Soyuz russe, che partono dal cosmodromo di Bajkonur, in Kazakistan.

https://twitter.com/JimBridenstine/status/1251178705633841167?s=20

Secondo i piani della Nasa, se Demo-2 avrà successo, la seconda missione Crew Dragon potrebbe essere lanciata ad agosto o settembre. Riuscire a riportare nello spazio propri astronauti dal suolo americano sarà un importante passo per la Nasa nel suo programma che punta a un nuovo sbarco umano sulla Luna, entro il 2024, grazie al programma Artemis.

Il nuovo programma lunare della Nasa, che stavolta coinvolgerà anche compagnie private, è molto ambizioso. Mira, infatti, non solo a un nuovo sbarco sul nostro satellite, ma anche a realizzare una stazione orbitale intorno alla Luna, da utilizzare come trampolino di lancio verso un altro traguardo: il primo sbarco di un essere umano su Marte {Fonte]