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Ufo lands in Suffolk

Rendlesham forest

I fatti

Nel 1983, il ricercatore americano Robert Todd, documentò alcuni misteriosi fatti accaduti nella foresta di Rendlesham, in Gran Bretagna, dando inizio a un caso che, per importanza, è stato paragonato all’avvistamento di Kenneth Arnold oppure ai fatti che si svolsero a Roswell.
Raccogliendo oggi le 178 pagine pubblicate da Todd, le inchieste che vennero subito dopo e i documenti resi noti dal Governo Britannico, ci è possibile tracciare una mappa degli avvenimenti molto più vicina alla realtà, pur non riuscendo comunque a risolvere il mistero.
Il 27 dicembre del 1980, intorno alle 3 del mattino, due uomini del servizio di sicurezza, notarono delle luci fuori dal cancello della base di Woodbridge; sospettarono subito di un aereo precipitato oppure di un atterraggio forzato; chiesero il permesso di uscire e si avviarono verso il luogo dell’avvistamento.
Ritornati alla base riferirono di aver visto un oggetto di forma triangolare, luminoso e dall’apparente aspetto metallico; l’oggetto si trovava ad una distanza di due o tre metri dalla base e, al momento dell’osservazione, si librava a circa due metri da terra.
Un’ora più tardi lo tesso oggetto venne avvistato vicino al cancello posteriore.
Il giorno seguente, sul luogo dell’avvistamento, vennero osservate tre profonde depressioni nel terreno, un pollice e mezzo per sette di diametro; la stessa zona venne setacciata al fine di rilevare eventuali radiazioni, ma gli unici picchi vennero registrati nelle depressioni e al centro del triangolo formato dalle depressioni stesse.
Durante lo stesso giorno, una intensa luce rossa fu vista muoversi attraverso gli alberi pulsando, quindi si divise in cinque oggetti di luce bianca e sparì alla vista degli
osservatori.
Quasi contemporaneamente apparvero nel cielo tre oggetti molto simili a delle stelle, due a nord e uno a sud; si trovavano a circa 10 gradi sull’orizzonte e si muovevano rapidamente producendo movimenti angolari illuminati da luci verdi, rosse e blu.
I due oggetti avvistati a nord erano ellittici e rimasero visibili per più di un’ora, quello a sud venne osservato per ben tre ore.
Questa la testimonianza, oggi resa nota, del Tenente Colonnello Charles Halt, anche lui testimone diretto del fenomeno insieme a numerose persone.
Le indagini iniziarono subito a sollevare numerosi interrogativi: perché si affermò che i picchi radioattivi erano minimi mentre in seguito risultò che si trattava di valori dieci volte superiori alla norma? Perché gli animali della vicina fattoria manifestarono segni di irrequietezza quando l’oggetto si alzò in volo e non, come statisticamente avviene, durante la sua permanenza nella foresta? Era una coincidenza che proprio mentre si studiava la strana casistica di avvistamenti Ufo vicino a basi militari o nucleari, un fatto così eclatante avvenisse a Woodbridge, notoriamente deposito di armi nucleari?

I testimoni

James Penniston, uno dei due uomini della sicurezza, in seguito interrogato a lungo sull’accaduto, disse che l’oggetto non assomigliava a nessun aereo convenzionale da lui conosciuto, tanto meno ricordava di averne visti di simili nella guida pubblicata dal Ministero della Difesa Britannico; così continua il suo interrogatorio:

Domanda: Quando si riferisce ad un oggetto triangolare intende dire che a tre facce o simile ad una corvetta?

Risposta: No, era triangolare e dritto su ogni lato

Domanda: Ripensi a quanto ha visto; riesce a descriverne l’esterno?

Risposta: Era di forma triangolare. La parte superiore non era visibile perché nascosta da una forte luce bianca, una parte di questa luce si notava nel fondo dell’oggetto. A sinistra c’era una luce bluastra, mentre dall’altro lato era rossa. Le luci sembrava che fossero come integrate nella parte esterna della struttura.

Domanda: In che senso?

Risposta: Non saprei spiegarlo, la struttura era liscia, quasi come in dissolvenza. Poi ho iniziato a scattare delle foto, ricordo che avevo un rullino da 36 in bianco e nero.

Domanda: Dove avete portato quelle foto?

Risposta: Al laboratorio fotografico della base.

Domanda: Dove si trovano adesso?

Risposta: US Air Force.

Domanda: Quindi il rapporto steso a suo tempo e quello trascritto in seguito non sono completi?.

Risposta: No; gli inglesi sapevano e sanno molto poco di quanto accadde, tutto il resto passò per i canali degli Stati Uniti e giunse al Pentagono.

Domanda: E’ riuscito ad avvicinarsi all’oggetto?

Risposta: Si, gli ho girato intorno e l’ho anche toccato. Era opaco, nero, sembrava di toccare del vetro anche se a distanza sembrava di consistenza metallica.

The Rendlesham Forest UFO Incident

Conclusioni

Cosa vide esattamente James Penniston? Certo non un pallone sonda, e neanche un aereo in avaria; le possibilità che un militare esperto si ingannasse in tal senso sono praticamente nulle, e il conforto della testimonianza del Tenente Colonnello Charles Halt le eliminano del tutto.
Ancora una volta rimane il mistero, reso ancora più fitto dall’ipotesi portata avanti da alcuni ricercatori che vedrebbe nell’oggetto avvistato il leggendario TR3B, anche questo coperto dal segreto militare.
Su questa ultima ipotesi sarà bene, in conclusione, spendere qualche parola in più: in realtà non esistono prove relative ad un misterioso veivolo militare denominato TR3B, si tratterebbe di un esperimento nato insieme al Progetto Aurora ma da molti considerato come una vera e propria leggenda metropolitana.
In poche parole il massimo della tecnologia terrestre nato dal massimo della tecnologia aliena; nonostante tutto le considerazioni di Charles Halt assegnano con certezza caratteristiche extraterrestri all’avvistamento di Woodbridge, il timore dei testimoni a contatto con l’oggetto ne confermano la natura sconosciuta, e una ulteriore conferma in tal senso viene dall’ex sergente dell’USAF Clifford Stone, convinto assertore della natura aliena del veivolo.
Nonostante tutto, al TR3B sono stati equiparati molti avvistamenti di oggetti dalla forma triangolare, cerchiamo quindi di capire meglio quale sarebbe la sua natura.
La realizzazione dell’aereo, costruito con materiali in effetti già disponibili prima degli anni ’80, sarebbe stata sviluppata sotto il Progetto Aurora e con i finanziamenti destinati al famoso Scudo Stellare, oltre che fondi neri sui quali forse è meglio non indagare; l’intera operazione avrebbe avuto importanti partecipazioni statali e il controllo diretto della CIA. Scopo dell’esperimento sarebbe stato il raggiungimento di una non ben precisata forma di propulsione inerziale che annullerebbe il campo gravitazionale dell’89%.
In realtà non esiste alcuna foto realmente accreditata, e anche questo mistero, insieme ai files di Rendlesham, rimane campo aperto in attesa di serie e documentate ricerche.

Rendlesham forest binary code

Alien artefact Rendlesham forest

Alien artefact Rendlesham forest

 

“… Ho sentito come strano andare là fuori ed ecco che ho trovato”.
L ‘oggetto’ è stato scoperto lo scorso martedì, il 16 giugno, nella foresta “, situato sulla sommità di una strana roccia piatta. Si sente che è metallico, ma è più pesante di quanto dovrebbe essere.

Ha un disegno su di esso che si è rivelato un codice binario.

 

01000101 01011000 01010000 01001100 01001111 01010010 01000001 01010100 01001001 01001111 01001110 00100000 01011011 01101111 01100110 01011101 00100000 01001000 01010101 01001101 01000001 01001110 01001001 01010100 01011001 00001101 00001010 00110101 00110010 11001011 10011010 00100000 00110000 00111001 11100010 10000000 10011001 00100000 00110100 00110010 00101110 00110101 00110011 00110010 11100010 10000000 10011101 00100000 01001110 00001101 00001010 00110001 00110011 11001011 10011010 00100000 00110001 00110011 11100010 10000000 10011001 00100000 00110001 00110010 00101110 00110110 00111001 11100010 10000000 10011101 00100000 01010111 00001101 00001010 01000011 01001111 01001110 01010100 01001001 00100000 01011011 01001110 01010101 01001111 01010101 01010011 01011101 00001101 00001010 01000110 01001111 01010010 00100000 01010000 01001100 01000001 01001110 01000101 01010100 01000001 01010010 01011001 00100000 01000001 01000100 00100000 01011011 01010110 01000001 01001110 01000011 01000101 01011101

Jim Penniston, il disegno USAF ufficiale dei simboli di Rendlesham

Schizzo sergente James W. Penniston, Oggetto di forma triangolare, nero, …

The Rendlesham Forest Incident Ricostruzione in 3D

Rendlesham file

I documenti ufficiali relativi alla foresta di Rendlesham / Bentwaters 1980 incidente UFO, rilasciati dal Ministero della Difesa britannico nel mese di novembre nel 2002.

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Tabella ascii e codice binario

Mentre la cultura occidentale utilizza un sistema di numerazione decimale, il computer basa il proprio funzionamento su un sistema di numerazione binario, basato cioè su due soli numeri: l’uno e lo zero.
Ciò per un motivo fondamentale: gli elaboratori sono costituiti da un insieme di circuiti elettronici che conoscono solo due possibili stati: acceso (c’è corrente) o spento (non c’è corrente), proprio come le comuni lampadine.
Sono quindi accettabili solo due valori, convenzionalmente fissati in 0 e 1, valori abbinabili al cosiddetto bit.
Il passaggio di corrente è contraddistinto dal numero uno, mentre l’assenza di corrente è rappresentata con lo zero.
Mediante combinazioni di vari bit è possibile rappresentare, in una maniera comprensibile anche per il computer, l’insieme di lettere, numeri e simboli normalmente utilizzati.
Per soddisfare tutte le esigenze di rappresentazione si è scelto di utilizzare 8 bit per l’identificazione di un carattere in modo da disporre di 2^8 = 256 configurazioni.
Per esempio la lettera A può essere rappresentata come 00000001, la lettera B come 00000010, la lettera C come 00000100, e così via, fino a codificare tutti i possibili caratteri.
Un gruppo di 8 bit, cioè la rappresentazione binaria di un carattere, prende il nome di byte.
Per fare in modo che computer diversi tra loro attribuiscano ad ogni combinazione lo stesso significato, è stato generalmente adottato il codice ASCII (American Standard Information Interchange).
Di seguito viene riportata la tabella ASCII ristretta, versione in cui vengono usati solo 7 degli 8 bit disponibili.
Per tale motivo sono esclusi alcuni caratteri come per esempio le vocali accentate.
I codici da 0 a 30 sono generalmente utilizzati come codici di controllo e non sono quindi di uso comune.

Di seguito la tabella ASCII.

Tabella ascii per codici binari

Come si è visto ogni carattere occupa uno spazio di memoria pari ad un byte, cioè 8 bit.

L’unità di misura è quindi il byte (B), mentre i suoi multipli sono:

 

  • il Kilobyte (KB = 2^10 = 1024 byte)
  • il Megabyte (MB = 2^20 = 1024*1024 byte)
  • il Gigabyte (GB = 2^30 = 1024*1024*1024 byte)
  • il Terabyte (TB = 2^40 = 1024*1024*1024*1024 byte)

La memoria RAM in genere è espressa in Megabyte, mentre i dischi fissi misurano alcuni Gigabyte.
Vengono spesso citati, nell’informatica, i numeri esadecimali.
In realtà i computer lavorano esclusivamente in numeri binari.
Per comodità i programmatori usano rappresentare sia i numeri decimali (con 10 cifre) che i numeri binari (con due cifre) con numeri esadecimali.
Questi hanno sedici cifre: le dieci cifre da 0 a 9 e quindi le sei lettere da A a F.
Lo 0 esadecimale equivale al valore decimale 0, mentre la F esadecimale equivale al valore decimale 15.
L’avere inventato una rappresentazione dei numeri usando 16 cifre, rende i numeri più compatti.
Così il numero decimale 100, rappresentato dal binario 1100100, in esadecimale è 64.
Dal punto di vista dell’utente ciò non ha alcuna rilevanza.

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Codifica dell’informazione codici binari
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Il messaggio contenuto nel codice

52° 09′ 42.352″ N – 13° 13′ 12.69″ W – Hy Brasil

Il messaggio ricavato dal codice di Rendesham è il seguente:

 

  • Esplorazione dell’umanità continua per il progresso planetario

E queste le coordinate:

 

  • 52° 09′ 42.352″ N
  • 13° 13′ 12.69″ W

 

Le coordinate puntano ad una isola dell’Oceano Atlantico famosa nelle leggende con il nome Hy Brasil.
Si racconta che in questa isola, migliaia di anni fa, abitasse una civiltà molto progredita che aveva dei stretti contatti con gli extraterrestri e che considerava tutti i popoli d’Europa dei barbari con cui non volevano mescolarsi.

Rendlesham code

Rendlesham code

Rendlesham code

Rendlesham code

Rendlesham code

I documenti ufficiali di Rendlesham

 

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