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Sono ricche di carbonio. E rappresentano una possibile spia di vita su una delle 62 lune di Saturno, che sotto i ghiacci nasconde un oceano di acqua liquida

 

 

 

 

 

 

 

L’occhio di Cassini, prima di chiudersi per sempre, ha scovato complesse molecole organiche ricche di carbonio nei geyser di Encelado, una delle 62 lune di Saturno, che sotto i ghiacci nasconde un oceano di acqua liquida che potrebbe ospitare la vita. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, arriva dai dati della sonda Cassini, la missione dei record nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che in 20 anni ha regalato immagini e scoperte mozzafiato di Saturno e delle sue lune.



Coordinati da Frank Postberg e Nozair Khawaja, dell’Università tedesca di Heidelberg, gli astronomi europei insieme ai colleghi texani del Southwest Research Institute, ipotizzano che queste molecole si siano formate da reazioni chimiche tra le rocce del cuore di Encelado e le acque del suo oceano sommerso. “Encelado continua a stupirci”, ha detto Christopher Glein, uno degli autori. “Avevamo già trovato molecole organiche su questa luna, ma formate solo da pochi atomi di carbonio. Queste invece – ha aggiunto – sono dieci volte più pesanti del metano”.
Secondo quanto scoperto dalla missione Cassini, prima del suo tuffo finale su Saturno nel settembre 2017, i geyser di vapore e ghiaccio di Encelado emettono soprattutto grani ricchi di sali di sodio e potassio. Questi sbuffi sono stati analizzati da due degli strumenti a bordo di Cassini: il Cosmic Dust Analyzer (Cda) e lo Ion and Neutral Mass Spectrometer (Inms), che hanno trovato la firma delle molecole organiche. “Questi composti – ha concluso Glein – indicano che su Encelado è in teoria possibile la sintesi organica di origine biologica”.[fonte]