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Credits: By Tomruen via Wikimedia Commons [CC BY-SA 4.0]
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SARA’ un puntino che corre tra le stelle, fioco ma ben visibile anche con un piccolo telescopio. L’asteroide che passerà a salutarci questa sera ha le dimensioni di un aeroplano ma sfreccerà molto più veloce (7,3 chilometri al secondo, più di 26.000 all’ora) e molto vicino al nostro pianeta. Anche se non è una quota da volo civile, i 65.000 chilometri che ci separeranno quando si troverà nel punto più vicino sono davvero poca cosa rispetto alle distanze spaziali.

Attorno alle 23.30 del 9 febbraio CB (il suo nome) si troverà dunque a un quinto della distanza tra noi e la Luna, un buon motivo per tenerlo d’occhio, per vederlo basterà un piccolo telescopio, anche un modello amatoriale. Anche se non c’è nessun rischio che si tuffi dentro l’atmosfera terrestre, oggetti di questo tipo sono tenuti sotto stretta sorveglianza per poter prevenire, un giorno, l’arrivo di qualcosa veramente rischioso per la vita sulla Terra. “Questi incontri ravvicinati, se da un lato non pongono alcuna minaccia di collisione con la Terra, sottolineano quanto sia importante il monitoraggio del cielo, al fine di censire anche i corpi più modesti”, commenta Gianluca Masi, astrofisico, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project che è anche Coordinatore per l’Italia dell’Asteroid Day. “Negli ultimi anni, abbiamo la sensazione di un crescente numero di passaggi ravvicinati, che dipende solo dalla nostra migliorata capacità di avvistarli, anche quando di piccole dimensioni”, prosegue l’astrofisico.




Il diametro stimato di 2018 CB è di 18-39 metri, un sassolino, rispetto ad altri asteroidi, ma anche oggetti di queste dimensioni possono rappresentare un pericolo se diretti verso la Terra. È infatti più grande del meteorite che colpì la cittadina russa di Celjabinsk il 15 febbraio del 2013, che misurava una quindicina di metri. L’esplosione che generò, entrando in atmosfera, mandò in frantumi migliaia di finestre. Non colpì direttamente nessuno ma i feriti dalle schegge di vetro furono quasi 1.500.

Nessun rischio, dunque, sarà solo un bell’oggetto a cui dare la caccia tra le stelle della costellazione di Perseo. “L’ora di massima luminosità sarà quando in Italia saranno circa le 21 – spiega Masi – Appena prima del momento di minima distanza, uno strumento da 200 millimetri di diametro permetterà per vederlo in movimento rapidissimo tra le stelle. Tuttavia, sarà indispensabile sapere dove cercarlo con precisione nel cielo, la sua esatta posizione tra le stelle dipenderà da dove lo si osserva, vista la sua breve distanza da noi: tra Milano e Palermo, ad esempio, le posizioni nel cielo differiranno, nello stesso istante, di circa mezzo grado, la dimensione angolare della Luna Piena”, conclude Masi.

Il Virtual telescope trasmetterà in streaming sul sito, a partire proprio dalle 21, le immagini dell’asteroide, grazie al telescopio dell’osservatorio di Ceccano, in provincia di Frosinone.[fonte]

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