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In questi giorni si stanno sfidando alle primarie i candidati in vista della corsa alla Casa Bianca. Nel campo repubblicano concorrono il milionario Donald Trump e Jeb per la dinastia dei presidenti Bush.

Nel campo democratico ci sono Bernie Sanders e Hillary Clinton, moglie del ex presidente Bill. Oltre al legame coniugale è noto che i Clinton siano accomunati dall’interesse per l’ufologia. Non a caso sono entrambi coinvolti nella Rockfeller Foundation e grandi amici del filantropo e miliardario Laurence Rockfeller, sponsorizzatore di innumerevoli ricerche proprio nel campo degli Ufo e della ricerca di vita extraterrestre.

La corsa alla Casa Bianca ha sempre innescato un dibattito indiretto sugli Et. Infatti, già Truman si occupò per primo del problema, cercando di tranquillizzare l’opinione pubblica durante la conferenza stampa a Key West il 4 aprile del 1950 assicurando che i dischi volanti, ammesso che esistano, non sono costruiti da nessuna nazione della Terra. Da Eisenhower in poi tutti i presidenti americani sono stati coinvolti più e o meno direttamente in queste spinose tematiche. Da Gerald Ford che durante la sua campagna elettorale aveva tentato un’audizione pubblica coinvolgendo i rappresentanti del Blue Book, riguardo ai clamorosi casi di avvistamento Ufo nel Michigan, audizione mai realizzata.

A seguire poi Jimmy Carter con le sue richieste inevase presso gli apparati di intelligence e i suoi tre avvistamenti. Il clou lo abbiamo con Reagan, che arrivò a coinvolgere nel 1985 sia le Nazioni Unite con il suo celebre discorso del 4 dic. 1985, sia il neo presidente russo Gorbaciov che si trovò costretto a relazionare su quelle strane discussioni al suo Politburò a Mosca nel 1987 in merito alle attività di Et e di una eventuale alleanza in caso di minaccia extraterrestre. Poi fu stata la volta di Bush, già direttore della Cia, profondo conoscitore e riorganizzatore dei documenti declassificati tramite il Foia.

Bill Clinton con l’appoggio di Rockfeller tentò una seria politica di “disclosure” grazie anche alle sue affermazioni durante le uscite pubbliche. Anche il presidente Obama nel programma televisivo “Jimmy Kimmel Live”, scimmiottando il suo ex omologo russo Medvedev, ha simpaticamente dichiarato che nemmeno lui come presidente, poteva avere accesso ai documenti su Roswell e gli alieni. Recentemente George Bush senior, presente ad una convention ad Orlando in favore della candidatura del nipote Jeb, ad una domanda a lui rivolta da ex presidente degli Usa in merito agli Ufo, ha tranquillamente affermato: “Americans can’t handle the truth” cioè “gli americani non possono gestire la verità”.

Questa politica la dice lunga sulle mezze verità lasciate filtrare in simili occasioni. Gli Ufo e gli alieni sono diventati specchietti per le allodole per racimolare voti nell’elettorato statunitense o sta emergendo una verità insopprimibile? Ciò vale anche per Hillary, che appena scesa in campo nelle primarie ha affermato che, in caso di vittoria alle elezioni, sarebbe stata protagonista del rilascio della reali conoscenze e informazioni sul fenomeno Ufo. E non sarà un caso che John Podesta sia il Presidente della sua campagna elettorale. Proprio quel Podesta già consigliere di Clinton e Obama che scrisse su Twitter che il suo più grande rimpianto era stato quello di non essere stato capace di sbloccare la divulgazione dei file Ufo. Probabilmente anche se eletta, farebbe la fine dei presidenti Ford Carter e Clinton ai quali veniva negato l’accesso ai dossier secretati sugli Ufo.

Ci fa piacere comunque che un candidato alla Casa Bianca tra i suoi programmi inserisca anche quello legato agli Ufo ed Et. Intanto sarà una coincidenza la Cia ha recentemente postato sul suo sito Internet, circa mille casi riguardanti dossier Ufo. Insomma stiamo assistendo al passaggio dalla “congiura del silenzio” alla “congiura o politica della confusione”, invadendo il web ed i media con amenità varie e rilanciando di contro, in Tv la serie X-Files e nei cinema con numerosi film dove gli extraterrestri tornano protagonisti.

Intanto il 9 febbraio il senatore repubblicano Daniel Foley ha proclamato la “Giornata della Cultura Extraterrestre”. Rimarremo in curiosa attesa dell’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America per vedere cosa realmente accadrà sul fronte della divulgazione delle informazioni su Ufo ed extraterrestri.[fonte]

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