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Un nuovo asteroide sta per affacciarsi nei pressi del quartiere terrestre.
Ancora una volta non bisogna fare alcun allarmismo:  il flyby di 2013 TX68 avverrà il 5 marzo e sarà del tutto sicuro.
Tuttavia, questa volta la NASA  barcolla nel buio per definire esattamente la distanza massima di avvicinamento.

L’agenzia spaziale americana ha stimato che l’asteroide potrebbe passare a 14 milioni di chilometri o anche a 17 mila chilometri (la distanza media tra la Terra e la Luna è di circa 385.000 chilometri).
Un divario enorme, motivato dalla vasta gamma delle possibili traiettorie dell’asteroide, tracciato solo per un breve periodo di tempo dopo la scoperta nel 2013.

Sebbene non esiste alcuna possibilità che questo oggetto possa avere un impatto sulla Terra durante il flyby, gli scienziati hanno determinato identificato una piccola possibilità estremamente remota che questo piccolo asteroide potrebbe impattare con il nostro pianeta il 28 settembre 2017, con la probabilità di non più di 1-a-250-milioni.
I flyby del 2046 e del 2097 hanno una probabilità ancora più bassa di impatto.

L’asteroide 2013 TX68 è stimato di circa 30 metri di diametro.
In confronto, l’asteroide che si frantumò nell’atmosfera sopra Chelyabinsk, in Russia, tre anni fa, era di circa 20 metri di larghezza.
Se un asteroide delle dimensioni di 2013 TX68 dovesse entrare nell’atmosfera terrestre, probabilmente produrrebbe una raffica d’aria di circa due volte l’energia di quella a Chelyabinsk.

2013 TX68 è stato scoperto dal Catalina Sky Survey il 6 ottobre 2013.
Dopo tre giorni di monitoraggio, l’asteroide passò nel cielo diurno e non poteva più essere osservato. Poiché se ne sono perse le tracce per molto tempo, gli scienziati non possono prevedere la sua orbita precisa intorno al Sole, ma sanno che è da escludere un impatto Terra durante il suo passaggio ravvicinato il mese prossimo.

La NASA ha una lista dei prossimi passaggi di asteroidi sul sito del CNEOS, così come tutti gli altri dati sulle orbite dei NEO (Near Earth Object) noti, per consentire a scienziati e pubblico di tenere traccia delle informazioni sulle loro orbite.[fonte]

 

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