Con un numero sempre maggiore di avvistamenti dei cosiddetti “UAP” segnalati dal personale militare statunitense, è necessario disporre di nuovi mezzi per registrarli e studiarli
Un nuovo rapporto commissionato dalla Nasa ha spiegato come l’agenzia spaziale statunitense possa fare di più per spiegare i misteriosi oggetti volanti avvistati in tutto il mondo. Un aiuto importante in un momento in cui sono tornati le teorie sugli ufo e i presunti avvistamenti extraterrestri sulla Terra.
Il documento sui Fenomeni Anomali Non Identificati (Unidentified Anomalous Phenomena, UAP) – il termine preferito dal governo statunitense per indicare quelli che vengono popolarmente chiamati Ufo – sostiene che, anche se molti degli avvistamenti registrati negli ultimi anni non avevano nulla a che fare con gli extraterrestri, restano alcuni episodi misteri e inspiegabili.
Il ruolo della Nasa, scrivono gli autori, è quello di utilizzare tutta la sua potenza tecnologica per migliorare il monitoraggio e lo studio di questi fenomeni e dare credibilità a una questione in cui l’indagine scientifica più rigorosa trova molti paletti da parte degli scettici.
“La percezione negativa che circonda la segnalazione degli UAP costituisce un ostacolo alla raccolta di dati su questi fenomeni”, scrivono gli autori del rapporto.
“Il coinvolgimento dell’agenzia Usa nell’UAP avrà un ruolo fondamentale nel ridurre lo stigma associato alla segnalazione, che quasi certamente porta all’abbandono dei dati. La fiducia di lunga data della Nasa nel pubblico, essenziale per comunicare ai cittadini le scoperte su questi fenomeni, è fondamentale per destigmatizzare la segnalazione dei Fenomeni Anomali Non Identificati.
Secondo il rapporto, lo stigma è così grave che persino alcuni degli scienziati incaricati dalla NASA di redigerlo hanno sofferto direttamente a causa della loro associazione con la questione UAP.
“Almeno uno scienziato che faceva parte del team di studio ha riferito di aver ricevuto lettere minacciose da parte di colleghi a causa della sua appartenenza al gruppo”, si legge nel rapporto, “altri sono stati ridicolizzati e criticati sui social media.”
“Queste esperienze confermano ulteriormente lo stigma negativo associato allo studio di fenomeni insoliti o inspiegabili. Tali critiche, sia da parte dei detrattori che dei sostenitori dell’ipotesi extraterrestre, non fanno parte del metodo scientifico che la Nasa ha sempre promosso e continuerà a promuovere in modo obiettivo e aperto.”
“In quanto agenzia federale, la Nasa può rendere più sicura l’esplorazione dei dati nel settore aerospaziale civile da parte dei ricercatori, iniziando il lavoro all’interno dell’agenzia stessa”.
Tuttavia, gli autori del rapporto dell’agenzia sottolineano che non hanno ancora spiegazioni definitive per gli avvistamenti di UAP che non sono ancora stati spiegati.
Inoltre, offrono la prova che un oggetto mostrato in un noto filmato diffuso dalla Marina statunitense quasi certamente non si muoveva a una velocità insolitamente elevata, ma “molto probabilmente alla deriva con il vento”.
Andare oltre i tabù
La questione di come rompere lo stigma legato agli Ufo e incoraggiare un maggior numero di segnalazioni di avvistamenti alle autorità è diventata di primaria importanza negli ultimi anni, quando il governo degli Stati Uniti si è aperto in modo drastico sul tema degli UAP.
Le storie pionieristiche pubblicate dai media americani a partire dal 2017 hanno descritto come i fondi siano stati destinati a finanziare indagini dettagliate del Pentagono sulle segnalazioni dei membri del servizio militare.
Da allora, numerosi membri del Congresso, sia repubblicani che democratici, hanno lavorato duramente per esaminare la questione in pubblico, con l’obiettivo di renderla libera, il più possibile, dalle restrizioni di segretezza governativa.
Di conseguenza, è emerso che il numero di avvistamenti di UAP da parte del personale militare statunitense in tutto il mondo è molto più elevato di quanto si sapesse – anche se lo stigma contro la denuncia è ancora molto vivo.
Secondo la definizione della Nasa i fenomeni anomali non identificati sono “osservazioni di eventi nel cielo che non possono essere identificati come aerei né come fenomeni naturali da un punto di vista scientifico”.
Molti sforzi del Congresso si sono concentrati sul rischio che gli UAP siano la prova di una tecnologia ultra-avanzata forse sviluppata da un avversario terrestre degli Stati Uniti, come la Cina.
Tuttavia, quest’estate, una commissione della Camera dei Rappresentanti ha tenuto un’audizione con un veterano militare ed ex funzionario dell’intelligence, David Grusch, che ha dichiarato alla commissione bipartisan, sorprendentemente comprensiva, di aver ricevuto prove e di aver ascoltato testimonianze che confermavano che gli Stati Uniti sono in possesso di veicoli spaziali alieni precipitati e di “sostanze biologiche non umane” recuperate dai rottami.
David Grusch non ha prodotto prove a sostegno delle sue affermazioni, ma ha promesso di condividerle con la commissione entro i confini di una struttura sicura.
Ha inoltre affermato che, insieme ad altri militari, consapevoli della presunta portata delle attività del governo statunitense in questo settore, è stato molestato e minacciato per dissuaderlo dal rendere pubbliche le sue affermazioni.[Fonte]