Le segnalazioni arrivano dal Veneto (tre), e dallʼEmilia Romagna. Lʼindagine tecnica si pone l’obiettivo di garantire la sicurezza in volo
Vi è mai capitato di osservare un fenomeno inspiegabile guardando il cielo? Forse non si tratta di allucinazioni. Lo comunica l’Aeronautica militare, che ha segnalato quattro avvistamenti di Ufo nel 2016.
Si parla di tre episodi in Veneto e uno in Emilia Romagna. L’indagine tecnica compiuta in questo ambito ha lo scopo di garantire la sicurezza del volo, ma anche in generale quella a livello nazionale. Come si fa a decretare che si tratti di un Ufo? Occorre verificare che l’oggetto misterioso non sia un pallone sonda, un aereo tracciato dai radar o un fenomeno noto, e il gioco è fatto.
“Significa che non c’è una giustificazione tecnica o naturale”, spiega l’Aeronautica.
Questo organismo istituzionalmente si occupa di raccogliere le segnalazioni di Ovni (Oggetti volanti non identificati), ma per il momento ha reso noti solo i casi del 2016.
Certo, non è ancora il caso di dire che gli alieni siano tra noi:
“Significa solo che non è stato possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale di quel fatto”, hanno precisato gli esperti, ribadendo che non è compito loro esprimersi sull’attendibilità dell’avvistamento.
Ecco le quattro segnalazioni: l’8 febbraio a Pieve d’Alpago (Belluno), dove un cittadino ha avvistato, di pomeriggio, una luce che procedeva a zig-zag a circa 2.000 metri dal suolo; il 15 agosto in località Porto Verde di Misano Adriatico (Rimini), alle 14.34, quando un’altra persona ha avvistato due gruppi di oggetti “di forma sferoidale” ad alta quota; infine, il 23 settembre e il 4 dicembre, a Spinea (Venezia): qui hanno potuto ammirare “numerosi oggetti di forma circolare”, a 300 metri dal suolo, e uno di forma indefinita.
Le segnalazioni complessive pervenute all’Aeronautica, dal 1972 a tutto il 2016 sono state ben 459. Forse non sarebbe poi tanto assurdo pensare di iscriversi all’Università di Ufologia.[fonte]