L’astronauta saluta con favore il progetto del magnate Elon Musk che divide gli scienziati
Luca Parmitano non ci penserebbe due volte.
“La prospettiva di allontanarmi dalla Terra mi ha sempre attratto. È per questo che si diventa astronauti!”. Quindi partirebbe per Marte con SpaceX? “Sì, certamente! Ma a una condizione”.
Quale?
“Che il tipo di tecnologia che mi ci porta non sia stata pensata per un viaggio di sola andata, ma per una vera esplorazione. E l’esplorazione prevede due direzioni”.
Musk ha ammesso che il viaggio per Marte comperterà dei rischi. Anzi ha precisato: si deve essere pronti a morire.
“Accettare il rischio è un’altra cosa. Non è possibile eliminarlo, però è possibile controllarlo. Nel mondo dell’aerospazio si va verso un limite ma a piccoli passi: non si fanno salti nel buio”.
Quindi Musk è un provocatore?
“Forse sì. Marte è un obiettivo per tutti quelli che si occupano di spazio, ma Musk ha un approccio innovativo, orientato ai successi: si fida delle proprie idee. Mentre tradizionalmente noi abbiamo una strategia che tende a valutare prima i possibili fallimenti, e a prendere tempo. E poi a me piace anche l’idea che un “provocatore” come lui stimoli la fantasia e soprattutto l’iniziativa delle agenzie spaziali”.[fonte]