Sulla superficie ghiacciata di Plutone ci sono delle colline fluttuanti. È quanto scoperto dalla sonda spaziale statunitense New Horizons che ha mandato sulla Terra una imponente quantità di immagini che hanno lasciato gli astronomi della Nasa senza parole.
La sonda della Nasa New Horizons fornisce un’altra stupefacente scoperta, che testimonia l’abbondante attività geologica sul pianeta nano.
Le ultime immagini dallo Spazio mostrano misteriose colline “fluttuanti” nel “cuore” di Plutone.
Sono piuttosto numerose e misurano da uno a diversi chilometri di larghezza. Le prime analisi dicono che potrebbe trattarsi di frammenti di acqua ghiacciata da altipiani circostanti di Plutone.
Dall’agenzia spaziale spiegano si tratta di rilievi composti di ghiaccio d’acqua che scivolano quasi per magia sullo strato sottostante composto di ghiaccio di azoto.
Poiché l’acqua ghiacciata è meno densa dell’azoto ghiacciato che domina l’area, gli scienziati ritengono che stiano galleggiando in un mare di azoto ghiacciato e che si muovano nel tempo come gli iceberg nell’Artico.
Si tratta di probabili frammenti delle regioni montagnose che si sono “rotte” e poi trasportate dai ghiacciai di azoto nella Sputnik Planum. In questo modo si formano “catene” di colline alla deriva lungo i percorsi di flusso dei ghiacciai.
Quando le colline entrano nel centro della Sputnik Planum, diventano soggette ai moti convettivi del ghiaccio di azoto e vengono spinte ai confini, in cui si raggruppano formando una distesa di almeno 20 chilometri.[fonte]