(AdnKronos) – Se mandare l’uomo su Marte sembra un traguardo ancora lontano, la Nasa accorcia i tempi e lancia una piattaforma che, grazie alla realtà virtuale, consentirà di realizzare prove di vita sul pianeta rosso
Mars 2030 è infatti la “nuova esperienza virtuale interattiva che permetterà alle persone di simulare la vita sul Marte” afferma la Nasa. Il progetto, descritto dall’ente spaziale statunitense, è nato dalla collaborazione tra la Nasa, la società Fusion Media e lo Space Systems Laboratory del Mit. Ed il suo debutto è atteso a marzo, al South by Southwest. “I progressi nella realtà virtuale stanno creando notevoli opportunità per i singoli di immergersi in mondi che sono impossibili, improbabili o semplicemente fuori dalla portata umana al momento” commenta la Nasa. Uno scenario già in uso nelle esercitazioni per le missioni spaziali. “Ambienti simulati sono sempre stati importanti nella formazione degli astronauti” ricorda Jason Crusan, Direttore della Divisione Exploration Advanced Systems della Nasa. Il Mars 2030 Experience sarà disponibile a costo zero per l’Oculus Rift, Google Cartone, e Samsung VR Gear via mercato Steam di Valve e Fusion.net. e sarà anche disponibile per iPhone e Android su iTunes e Google Play ed una trasmissione dell’esperienza sarà disponibile anche su Twitch, fa sapere l’ente spaziale statunitense. “Al di là di usi pratici per la formazione, la realtà virtuale ci offre un metodo interessante per condividere il lavoro che abbiamo fatto per la progettazione di missioni umane sostenibili e di ispirare la prossima generazione di pionieri nello spazio” aggiunge Crusan. “Siamo grati per l’opportunità di portare l’esperienza virtuale di Fusion il più vicino alla realtà di Marte, così come la conosciamo sulla base di anni di studi del pianeta” dice ancora Crusan. “Mentre è ancora presto per la formulazione, questa partnership -evidenzia la Nasa- rende possibile la prima realtà virtuale di esperienza sulla superficie di Marte, utilizzando effettivi concetti operativi e hardware che la Nasa e il Mit stanno studiando oggi”.La Nasa ha fatto affidamento su simulatori di missione per preparare gli astronauti per ogni eventualità immaginabile. Mercurio, equipaggi Gemini, Apollo e ha speso un terzo o più del tempo di formazione totale nei simulatori.[fonte]