Da ieri è possibile inoltrare la propria domanda per diventare astronauti per la Nasa. Che promette di tornare a dominare i lanci nello Spazio con navicelle e partenze dal suolo americano
Come annunciato ieri si sono ufficialmente aperte le candidature per diventare astronauti della Nasa. È online da ieri infatti il sito di usajobs.gov per inoltrare la propria candidatura (oltre i requisiti di formazione professionale, lo ricordiamo, solo i cittadini americani possono partecipare alle selezioni), con scadenza il prossimo 18 febbraio. Entro la metà del 2017 l’agenzia americana spera di poter annunciare i candidati alle selezioni finali. Quelli che apriranno la strada verso Marte.
Come ha infatti commentato l’amministratore della Nasa Charles Bolden da ieri si è aperta ufficialmente la caccia alle donne e agli uomini americani che potranno essere protagonisti del prossimo grande passo dell’esplorazione spaziale. Quella che punta al Pianeta rosso: “Questo gruppo di astronauti verrà lanciato nello Spazio dal suolo americano su una navicella americana e traccerà il sentiero per il nostro viaggio verso il Pianeta rosso”.
L’annuncio dell’amminstratore della Nasa pone l’accento, forte, sul carattere nazionalista dell’impresa.
Anche per quanto riguarda i trasporti e non solo per quanto riguarda la cittadinanza degli aspiranti astronauti. Al momento infatti le partenze verso lo Spazio degli astronauti – come quella di oggi del nuovo equipaggio diretto alla Stazione spaziale internazionale – sono affidate alla navicella russa Soyuz. Ma nei prossimi anni, ricordano dall’agenzia statunitense, gli astronauti americani potranno tornare a viaggiare su veicoli costruiti negli Stati Uniti, partendo di nuovo dalle coste della Florida, lì dove nel 2011 si era alzato per l’ultima volta lo Space Shuttle, poi pensionato. Nei prossimi anni infatti arriveranno due veicoli commerciali per il trasporto di astronauti, il CST-100 Starliner della Boeing e la capsula Dragon per equipaggi di Space X, in aggiunta alla navicella Orion della Nasa lanciata con lo Space Lauch System.
Quante domande arriveranno per far parte della nuvoa generazione di astronauti a stelle e strisce non è chiaro, ma si calcola che ingegneri, scienziati e medici che hanno i requisiti richiesti per inoltrare un’application sul suolo americano siano circa tre milioni, analizzando i profili di LinkedIn.[fonte]
Quest’opera (Gli Alieni Tra Noi, di Bruno Stazi), identificata da Gli Alieni Tra Noi, è libera da restrizioni di copyright.