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Pietro Aliprandi, 25 anni, studente di Conegliano Veneto è l’unico connazionale tra i 100 selezionati per la missione del progetto Mars One

“VOGLIO conquistare la vetta di Marte. La montagna più alta dell’intero sistema solare…”. Pietro Aliprandi, venticinquenne di Conegliano Veneto con la passione per lo spazio e la montagna, potrebbe anche farcela: è a un passo dall’essere catapultato nello spazio. Unico italiano a imporsi sui 200mila candidati del progetto “Mars One”, fra i 100 potenziali astronauti che potrebbero essere i primi umani a volare su Marte. “Dovrò superare un’altra prova che ridurrà il numero dei partecipanti a ventiquattro, dodici uomini e dodici donne”, spiega. Già. Star Trek incontra il Grande Fratello. Perché Mars One è un po’ esplorazione scientifica un po’ reality show, una missione di sola andata, per colonizzare Marte sotto gli occhi delle telecamere.

L’idea, dell’imprenditore olandese Bas Lansdrop, è meno strampalato di quel che sembra: tanto che nel team c’è anche il Nobel per la fisica Gerard’t Hooft. Insieme hanno ideato la missione e questo concorsone globale mirato a trovare 24 giovani pronti a investire 10 anni in un training durissimo che potrebbe concretizzarsi solo nel 2025. Ma anche in un reality, lucroso escamotage per trovare sponsor (si parla già di Lockheed e Surrey Satellite Technology) e racimolare sei miliardi di euro necessari a finanziare il progetto. “Porterò con me le foto delle persone che mi sono più care sulla Terra”, fantastica Aliprandi, “lassù avrò nostalgia di loro…”.

Davvero è pronto a lasciare tutto? Si parla di viaggio senza ritorno, la produzione non avrà abbastanza soldi per riportarvi indietro…
“Non potrei trovare nulla di altrettanto importante da fare neanche in un’intera vita sulla Terra. Anche se mancano ancora 10 anni. Magari fino ad allora un sistema per tornare si trova. O magari verranno a riprenderci dopo. Che ne sappiamo dei progressi che ci saranno fra 20, 30 anni… “.

E perché da Marte tornare sulla Terra? Nostalgia?
“Curiosità. Sapere cosa avete combinato nel frattempo…”.

Il sito americano Business Insider dice che lei è uno dei più motivati: fra i pochi che hanno davvero chance di partire. Cosa la motiva?
“Voglio essere il primo. Perché solo del primo astronauta su Marte si avrà memoria eterna”.

Non è che cerca notorietà televisiva, successo, e magari fra dieci anni, prima di partire, cambia idea e si ritira?
“Non sarei arrivato fin qui se non avessi preso la faccenda molto sul serio. All’inizio era un gioco ma ora è un lavoro. Ci saranno prove dure e prenderla a ridere non è la strategia migliore”.

Ha conosciuto i suoi compagni?
“Qualcuno, ma sono stati eliminati. Ora che siamo rimasti in pochi avrò tempo di studiare chi è ancora in gara…”.

E le compagne? Le ragazze sono tutte molto carine…
“Ho notato”.

Ecco, è pronto a farsi una famiglia su Marte? Uno degli scopi della missione è riprodursi…
“Non come priorità: si sa poco di come condurre un’eventuale gravidanza in condizioni di gravità diversa da quella terrestre, bisogna fare accurate ricerche…”.

Ma lo scopo della missione è quello. Se la sente di accoppiarsi con una persona a scopi scientifici?
“Certo non sarà certo il massimo del romanticismo: ma in fondo non siamo lì per quello”.

Nicchia: c’è una fidanzata sulla terra che non è felice di vederla partire?
“C’è. E sì, non è affatto contenta “.

E con lei come se la cava?
“Le dico che fra 10 anni ci sarà la tecnologia per tornare…”.

Gli esperti del Mit dicono che nel progetto ci sono errori e i coloni morirebbero subito. E se l’avventura si trasformasse in un’odissea, se si trovasse nelle condizioni di Clooney in Gravity?
“Ogni missione spaziale è rischiosa. Ma ci saranno missioni di prova, l’equipaggio partirà solo se non ci saranno incidenti o complicazioni. Il mio viaggio lo vedo più come l’arca stellare di un altro film, Pandorum… “.

Se non passerà la prossima selezione ha già un piano B?
“Voglio fare un master dove unire le mie due passioni, il cinema e la psicanalisi”.

E la tv? In fondo sta per partecipare a un reality, non immagina un futuro televisivo?
“Non è un genere che seguo. E Mars One non è il Grande Fratello, non ci saranno morbosità. Semmai un reality dove il pubblico imparerà qualcosa di scientifico. Ma non c’è bisogno di un piano B. Andrò su Marte. Le mando una cartolina da lì”.[fonte]

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