L’attore aveva 83 anni. L’ultimo tweet: «Una vita è come un giardino. Momenti perfetti si possono vivere, ma non preservare, se non nella memoria. Lunga vita e prosperità»
È morto a 83 anni nella sua casa di Los Angeles l’attore Leonard Nimoy, dottor Spock di Star Trek. La fine è arrivata a causa di complicazioni polmonari si trovava nello stadio finale di una broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Leonard Simon Nimoy era nato a Boston il 26 marzo 1931 e deve ovviamente il grande successo al vulcaniano Spock nella serie televisiva originale di fantascienza Star Trek degli anni Sessanta e nei successivi film della serie.
Nimoy era tornato a recitare la parte di Spock nei due Star Trek del 2009 e del 2013 firmati J.J. Abrams. Nella pellicola del creatore di Lost, c’è l’incontro tra l’anziano vulcaniano e il giovane sé stesso interpretato da Zachary Quinto. «In Spock ho finalmente trovato il meglio di entrambi i mondi», il mondo terreno e Vulcano, il pianeta natale del primo ufficiale dell’Enterprise, raccontava in una delle sue due autobiografie, pubblicate nel 1977 e nel 1995, in cui ammetteva di sentirsi per metà alieno.
Ha usato Twitter per lasciare, domenica, ai fan un ultimo messaggio commovente: «Una vita è come un giardino. Momenti perfetti si possono vivere, ma non preservare, se non nella memoria». Poi ha concluso il messaggio con il suo famoso saluto: «Lunga vita e prosperità».Nato a Boston, in Massachusetts, da immigrati ebrei ucraini, Nimoy iniziò a recitare all’età di 8 anni, coltivando anche la passione per la musica. Prima del suo successo con Star Trek, Nimoy aveva recitato in numerosi film e spettacoli televisivi, quasi sempre in ruoli minori. La svolta arrivò con Star Trek, per la prima volta in onda sulla Nbc nel 1966 e vi resterà fino al 1969, ma infinite sono state le repliche in tutto il mondo. La sua interpretazione del dottor Spock gli valse tre candidature agli Emmy.