l’astronauta italiana della missione Futura, durante la manovra di attracco alla stazione orbitale ISS? Ricapitolo i fatti in maniera essenziale, lasciandovi poi ai link dei video (il parlato è in russo, ma il passaggio cruciale ha una facile traduzione). Dunque, al minuto 4’34”, Samantha caccia un urlo da paura, letteralmente, con tanto di respiro affannoso a seguire. Il comandante le dice “tiho, tiho, tiho”, che vuol dire “calma, calma, calma”. Segue una battuta concitata, tipo “ma non mi dire”. Probabilmente lei non sa di avere il microfono aperto. Una volta diramato il video del “docking”, lei si precipita a dare spiegazione del fatto, sostenendo di essere stata sorpresa dalla meraviglia della luce arancione del Sole che rifletteva sui pannelli della ISS: “Quasi aliena”, dice. Alcuni siti, ad esempio quelli di Astronauti Cast, postano su Youtube solo il dettaglio con la relativa spiegazione. Però, a puro titolo di cronaca, nella rete circola anche l’opinione di chi si lamenta delle continue interruzioni nella diretta della Nasa, buttando lì pure la tesi che il primo tentativo di attracco non era andato bene. Non è finita. A qualcuno è sfuggito (per caso o apposta?) che circa al minuto 1’20”, nel riquadro in alto a destra del video del “docking” si vede passare, diritto, come in traiettoria, un oggetto sferico. Che cosa era? In attesa che qualcuno dia una spiegazione certa sulla sua natura (a cominciare dalla più semplice: un banale detrito spaziale), bisogna usare – piaccia o non piaccia – la definizione di oggetto volante non identificato, alias ufo. Ma non nell’accezione comune di “roba” aliena: non identificato, semplicemente. Riassumendo, io mi sono posto alcune domande: quell’urlo è davvero di stupore e non piuttosto di angoscia?
E se non era di stupore, perché si è spaventata? Andiamo avanti: un astronauta, espressione massima dell’attitudine e della preparazione al volo, non è addestrato per gestire ogni situazione critica o di stress (lo provarono, per dire, quelli dell’Apollo 13 oppure Virgil Grissom, quando rischiò di annegare nell’oceano per le difficoltà di recupero della sua capsula Mercury)?
Delle due, l’una: o è stata addestrata male o la Cristoforetti ha visto qualcosa che è riuscita a scuotere perfino la corazza di un personaggio, a occhio e croce, tosto e di coraggio. E poi, è possibile che abbia visto il potenziale detrito solo un paio di minuti dopo una volta trovatasi nella posizione ottimale rispetto alla sua stretta visuale? Ma in tal caso, il detrito ha fatto forse delle manovre? Lo stupore per la luce arancio sui pannelli della ISS, definita come detto “quasi aliena” (termine curioso, non credete?), a me suona tanto di bugia confezionata ad hoc. E quando lei ha urlato, non stupita ma spaventata, il comandante russo era tranquillo, come se fosse abituato allo scenario. Che cosa sapeva il “capo” che lei non sa? Queste sono le domande che mi sono fatto: chi volesse illuminarmi, è pregato di farlo. Nel filmato qui in coda trovate un filmato postato da Astronauti Cast.[fonte]