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Sembra inverosimile ma è tutto vero. Evidentemente anche la scienza ufficiale inizia a porsi degli interrogativi, muovendosi verso aperture inaspettate.

In un articolo pubblicato sul sito Space.com alcuni scienziati della NASA hanno pubblicamente iniziano a chiedersi cosa accadrebbe alle religioni se un giorno venisse

effettivamente confermata la presenza di vita nello spazio.

Secondo alcuni, le reazioni sarebbero comunque diverse e tutto dipenderebbe da ciò in cui si crede realmente.

Uno di essi, l’astronomo David Weintraub della Vanderbilt University, si dice convinto che alcune religioni, tra quelle presenti oggi nel nostro pianeta, sarebbero comunque in grado di “gestire” l’eventuale certezza di non essere più soli nell’universo.

Un recente sondaggio, fatto su un campione di circa 5886 americani ha in effetti confermato che circa il 37% degli intervistati è fermamente convinto dell’esistenza di vita aliena, il 21% si dice non credente ed il 42% afferma di essere incerto. Per quanto riguarda la religione i dati si fanno interessanti: il 55% degli atei crede negli extraterrestri, come anche il 44% dei musulmani, il 37% degli ebrei, il 36% degli indù ed il 32% dei cattolici.

I dati, raccolti da Weintraub in un libro (Religione e vita Extraterrestre), costituiscono un dato oggettivo di tutto rispetto per poter affermare che alcune religioni sono sicuramente più accomodanti di altre, relativamente a questo tema: quelle più spirituali, basate sulla centralità del nostro pianeta nell’universo sono in effetti tra le più scettiche e convinte che Dio abbia intenzionalmente creato la vita solo qui da noi. Altre invece, più aperte, accettano l’eventualità che la creazione sia avvenuta anche in altri pianeti contemporaneamente alla nostra.

Nella religione cristiana, per esempio, molti creazionisti convinti che la Terra sia una diretta opera di Dio e che gli esseri umani discendano da Adamo e Eva, sono altresì sicuri che anche sugli altri pianeti sia siano stati creati esseri che non hanno però la medesima discendenza dell’uomo.

“Le idee sulla vita aliena, afferma lo scienziato, sono sepolte nella profondità degli scritti sacri e non sono per nulla evidenti. Sono celate sotto una coltre. Ad esempio nelle scritture ebraiche non c’è praticamente quasi nulla. Ci vuole una fervida interpretazione per trovare qualcosa che possa, marginalmente, avere a che fare con la vita extraterrestre”.

Esistono poi piccoli culti che hanno alla base credenze che legano l’uomo ad una origine soprannaturale (e forse extraterrestre) come ad esempio Scientology, una dottrina fondata sulle potenzialità dell’uomo dotato di poteri soprannaturali ed in grado, con la forza del pensiero, di guarire malattie (al 90% psicosomatiche), di controllare coscientemente ogni parte del proprio corpo e di abbandonare il corpo fisico vagando nello spazio in forma eterea.

Vi sono moltissimi culti che credono in fondo negli UFO e che hanno, nella loro tradizione, tracce evidenti di contatto con l’uomo. Se si scoprisse davvero che c’è vita oltre alla Terra, molti misteri ancora oggi insoluti troverebbero risposte che già, nel nostro inconscio, forse possediamo. Con il progresso scientifico e la ricerca di pianeti extrasolari abitabili la scienza potrebbe sicuramente dare una grossa mano all’individuazione di vita intelligente nell’universo. Per questo, ognuno di noi dovrebbe prepararsi ad accettare anche dal punto di vista “religioso” l’eventualità che potrebbe esserci vita là fuori, a prescindere dalle caratteristiche possedute. Anche se, probabilmente, ci vorrà ancora del tempo, gli esseri umani dovranno necessariamente prepararsi a comunicare con altre razze, adeguandosi a protocolli di contatto che dovranno essere stilati appositamente per regolare questo tipo di cose.

Regole, che dovranno necessariamente essere diverse rispetto al passato (è chiaro il riferimento ai grandi conquistadores ed ai missionari di un tempo) e dovranno tener conto, nel pieno rispetto dell’equilibrio universale, di una regola fondamentale: quella della non interferenza nel percorso evolutivo di qualsiasi forma di vita…

Diverrà così evoluto l’uomo da rispettarla?[fonte]

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