Ecco i risultati degli studi di esponenti del mondo scientifico e militare del Cile: il rischio è nullo. Ma sono fenomeni reali da approfondire
Gli Ufo non costituiscono un pericolo, ma sono un fenomeno reale che necessita di ulteriori approfondimenti.
È la conclusione alla quale è giunto un consesso di illustri esponenti del mondo scientifico e militare del Cile che si sono riuniti per discutere di UAP – l’acronimo di Unidentified Aerial Phenomena – la sigla preferita dagli esperti quando devono discutere di misteriosi oggetti volanti che appaiono nei cieli di mezzo mondo.
AL CENTRO, IL GENERALE BERMUDEZ, DIRETTORE DEL CEFAA
La riunione è stata promossa dal CEFAA, il comitato che da ormai molti anni è stato incaricato dal governo di Santiago del Cile di studiare i fenomeni aerei anomali: è parte della DGAC, la Direzione Generale dell’Aeronautica Civile ( l’equivalente del nostro Enac ). A dirigerlo, il generale Ricardo Bermudez. Con lui, seduti al tavolo per discutere dell’ argomento scottante, lo scorso 31 luglio c’erano altre 19 personalità di rilievo.
“Desidero ringraziare tutti i componenti di questa commissione per il serio approccio scientifico con il quale investigano su questo fenomeno, cosa che ha dato lustro al CEFAA non solo in Cile, ma anche all’estero”, ha detto aprendo la riunione il nuovo direttore del DGAC, il generale Rolando Mercado. Tra i presenti, anche due astronomi, un chimico nucleare, un dottore specializzato in Medicina dello Spazio, un fisico, uno psicologo dell’esercito oltre a vari ufficiali in divisa, inclusi alcuni piloti.
Il resoconto della discussione, che si è protratta per alcune ore, è stato sintetizzato da un articolo dell’ Huffington Post, a firma di Leslie Kean, giornalista e scrittrice, autrice del bestseller “UFOs: Generals, Pilots and Government Officials go on the record”, nel quale ha raccolto le testimonianze di alti ufficiali dell’esercito, piloti civili e militari, funzionari governativi. “Finalmente, un libro serio e ragionato su questo discusso argomento. Scettici e credenti troveranno un tesoro di informazioni acute ed illuminanti”, aveva commentato dopo la sua pubblicazione il fisico teorico Michio Kaku.
Nel vertice che si è tenuto nella sede della DGAC, i vari partecipanti hanno espresso il loro parere in merito alla pericolosità di quelle sagome luminose e di quegli oggetti apparentemente solidi più volte avvistati anche in Cile, spesso da personale militare molto esperto. “A parte una ovvia distrazione per gli equipaggi degli aerei, il rischio riscontrato finora è stato pressoché nullo”, ha affermato ad esempio il capitano della Marina Militare Roberto Borè. “Non possiamo dire che i fenomeni aerei anomali siano dannosi per le nostri operazioni. Un’interazione tra gli UAP e gli esseri umani, buona o cattiva, per ora è inesistente nei nostri cieli, almeno per quanto ne so io.”
UNO DEGLI AVVISTAMENTI CILENI STUDIATI DAL CEFAA
Ancora più esplicito il generale Mercado: “Se i fenomeni aerei anomali mostrano un comportamento intelligente, come tanti testimoni affermano, e se noi ammettiamo questo fatto, allora dobbiamo analizzare l’intenzione che sta dietro a questa intelligenza, qualsiasi cosa sia- forse, una forma di energia, non importa. Ciò che importa è quella intelligenza. Se è davvero così, dobbiamo chiederci: ha mostrato ostilità o condotto manovre esplicitamente minacciose? Ha mai attaccato un velivolo? Ad oggi, non sembra questo il caso. Non possiamo considerare una minaccia ciò o chi non ha mai mostrato palesi intenzioni di nuocere. E se non bastasse, non ne conosciamo neppure l’esatta natura!”
Ha preso la parola anche il capo dei controllori di volo, Mauricio Blanco. Il suo ruolo l’ha portato spesso a confrontarsi con avvistamenti di puntini luminosi dal comportamento insolito apparsi sui radar della nazione sudamericana. Nel 2012, proprio a Leslie Kean aveva mostrato il registro nel quale le segnalazioni Ufo vengono annotate prima di essere inviate all’attenzione del CEFAA.
Esse sono rigorosamente scritte a mano, per evitare che possano essere cancellate (volontariamente o per errore) dai file dei computer e anche per riconoscere, dalla grafia, chi ne sia stato l’autore.“In aeronautica, dobbiamo misurare il rischio in modo scientifico e abbiamo tutti gli strumenti per farlo”, ha detto al tavolo del dibattito. “Abbiamo stabilito una matrice di rischio, sulla base di possibilità e probabilità. Per i fenomeni aerei anomali, il livello è molto basso.”
Gli esperti hanno convenuto che, fino ad oggi, sono stati visti solo gli effetti degli UAP, catturati da foto, video, testimonianze. Ciò non di meno, è possibile affermare che tali fenomeni esistono. Ma senza una precisa definizione della loro origine, non si può definire una strategia per interagire con essi. Inoltre, statistiche alla mano, per i voli aerei- civili e militari- incontrare un Ufo è assai meno pericoloso che incrociare uno stormo di uccelli.
Ecco dunque l’esito della riunione: “Sulla base delle valutazioni emerse, la commissione ha concluso che i Fenomeni Aerei Anomali non rappresentano una minaccia o un pericolo per le operazioni aeree, civili o militari.” Ad oggi, nessuna prova ha potuto dimostrare in modo incontrovertibile che un Ufo sia mai stato coinvolto in un incidente di volo. Dunque, gli oggetti volanti non identificati- qualunque sia la loro natura e la loro provenienza- sono stati assolti.
GLI UFO – QUALUNQUE COSA SIANO – NON SAREBBERO PERICOLOSI
Argomento chiuso? Niente affatto. A differenza del Ministero della Difesa britannico, che ha ufficialmente interrotto le indagini in materia proprio per la non pericolosità degli Ufo, in Cile si vuole indagare ancora. Non fosse altro per scoprire ciò che la scienza ancora non sa spiegare. “Circa l’85% del pubblico crede a questo fenomeno, abbiamo il dovere di capire di cosa si tratti”, ha detto Josè Lay, responsabile delle Relazioni Internazionali del CEFAA.”Questa, per il governo, dovrebbe essere una ragione sufficiente per continuare a ricercarne l’origine.”[fonte]