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Oggi voglio segnalarvi questo interessante articolo scritto e documentato in modo perfetto dal sito ufoofinterest.

Quasi tutti i siti dedicati al tema dell’ufologia, annunciavano in pompa magna che il rover Curiosity, finalmente, aveva “inviato” le prove di un astronave sigariforme che “sguazzava” sul pianetone.

Però nessuno a parte la redazione di ufoofinterest., si è attivato per capire cosa fosse veramente quella scia luminosa ripresa nei cieli di Marte da quel rover “curioso”

Ebbene, dopo aver letto questo splendido articolo, vi sarà tutto un po più chiaro!

 

Buona lettura…

 


L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

 

Il rover della NASA Curiosity non finisce mai di stupire, non solo per la missione che ha in corso da quando è stato lanciato (26 novembre 2011) e da quando è atterrato sul suolo marziano (6 agosto 2012), ma anche per le spettacolari foto che invia all’Agenzia Spaziale americana in grado di sorprendere anche gli occhi più addestrati. Accade però che alcune di queste immagini, non immediatamente comprensibili ai meno esperti (come è giusto che sia e mi ci metto anch’io), mostrino delle presunte anomalie che si prestano per tanti alle più buffe interpretazioni che dovrebbero favorire la presenza del fenomeno UFO anche nei cieli di Marte. E’ capitato di raccontarlo recentemente in questo blog, proverò di nuovo a darne notizia spiegando la plausibile origine di una nuova anomalia che Curiosity ha fotografato attraverso una sequenza di sei immagini raw risalenti al 28 aprile scorso.

Immagini che per uno dei soliti siti che confeziona quotidianamente bufale, rappresentano l’evidenza di un UFO sigariforme che vola verso il cielo, paragonandolo all’oggetto misterioso che si sarebbe infilato nel vulcano messicano Popocatépletl.

Anche questa notizia è stata oggetto di un interessante approfondimento sul forum di Ufoonline che ha permesso di formulare una spiegazione, a mio avviso convincente, su quella che sarebbe l’effettiva natura della scia luminosa. Non è certamente un UFO, non sarebbe il “solito” colpo di raggio cosmico al sensore del rover. Dunque che cos’è?

Le recenti immagini catturate da Curiosity su cui si è posata la curiosità (perdonate il gioco di parole) di chi grida all’UFO, sono disponibili presso questo link alla voce SUBFRAME Data Product. Le riporto attraverso la seguente galleria (Image Credits: NASA/JPL):

 E’ una sequenza di sei scatti prodotti dalla Navcam Right B, nel giorno marziano Sol 613 con un orario indicato nella didascalia che va dalle 4:48:22 UTC (la prima immagine raw in alto a sinistra) alle 4:58:06 UTC del 28 aprile 2014 (l’ultima in basso a destra). Da questa serie è chiaro che l’oggetto fotografato si sposta dall’alto verso il basso e non vola verso il cielo come dichiarato dal su citato ed inattendibile sito.

Volendo proporre la sequenza fotografica attraverso un’animazione, qui a lato è possibile osservare l’esatto transito della scia luminosa nel cielo marziano che mostra l’oggetto sparire, dopo dieci minuti, dietro il profilo roccioso conosciuto come Aeolis Mons (noto anche come Monte Sharp), situato in prossimità del cratere Gale.

A primo acchito può sembrare quasi irrilevante, ma quel profilo roccioso è stato molto prezioso per poter individuare in quale punto cardinale il rover stesse inquadrando. Per poterlo appurare, grazie all’intervento dell’utente del forum di Ufoonline Miro.72, è stato necessario rasalire anzitutto alle coordinate di atterraggio del rover sul suolo marziano in modo da replicarle su Google Earth impostato su Mars, e da quel punto cercare di individuare l’esatto profilo roccioso visibile sia nella sequenza fotografica che in questa ulteriore immagine raw scattata dalla stessa Navcam qualche istante prima dello stesso giorno, alle ore 4:47:55 UTC. Ecco cosa

otteniamo da Google Earth:

Da questa angolazione, che rispetta grossomodo l’inquadratura dello stesso profilo roccioso visibile dalla Navcam Right B, è facile constatare che il rover era rivolto verso est grazie anche alla sovrapposizione dell’immagine raw che precedeva di poco la sequenza con la “scia luminosa” con lo screenshot ricavato da Mars di Google Earth:

A questo punto, conoscendo le coordinate dove è posizionato il rover e quale punto cardinale stesse inquadrando, possiamo trasferire queste informazioni sull’inseparabile risorsa Stellarium che permette di simulare non solo il cielo terrestre con i suoi astri e quant’altro da ricercare, ma anche quello di Marte (nonchè Luna, Venere, Mercurio).

Impostando quindi Stellarium sul suolo marziano alle ore 6:48:22 italiane (che corrispondono alle 4:48:22 UTC della prima immagine raw), ecco cosa risulta visibile guardando verso est attraverso questa animazione prodotta da sei screenshot settati a partire dall’orario sopra indicato alle ore 6:58:06 (le 4:58:06 UTC, orario della sesta ed ultima immagine raw):

Ecco che Phobos, uno dei due satelliti naturali di Marte, risulta tramontare esattamente verso est agli stessi orari della sequenza fotografica acquisita dal rover Cuiorisity. Una coincidenza? Mi sembra davvero difficile crederlo.

Se qualcuno si stesse chiedendo perchè mai Phobos risulti visibile, dal suolo marziano, da una forma apparentemente puntiforme come da questa evidenza ad una forma allungata tanto da divenire una scia luminosa, la spiegazione andrebbe ricercata nei tempi di esposizione delle Navcam intallate sul rover.

Aggiornamento 02.05.2014

‘ipotesi che la scia luminosa sia riconducibile al veloce transito del satellite Phobos può ormai considerarsi una certezza. Ricercando infatti ulteriori immagini Raw nella galleria fotografica messa a disposizione dal sito del Jet Propulsion Laboratory (JPL) sono risalito a questa sequenza di quattro frame catturati dalla Mastcam Left del rover Curiosity in un lasso di tempo di 37 secondi, nello stesso giorno (28 aprile 2014) e verso la stessa direzione della Navcam Right, appena due minuti precedenti alla registrazione della suddetta scia (Image Credits: NASA/JPL):

Sono immagini scattate dalle 4:46:47 UTC alle 4:47:24 UTC, dove è possibile distinguere in modo più chiaro l’oggetto che è stato inquadrato sia dalla Navcam Right che dalla Mastcam Left del rover:

Attraverso una nuova animazione prodotta dalle quattro raw in sequenza, è possibile distinguere il veloce movimento dell’oggetto inquadrato:

Image Credits: NASA/JPL (animazione by UFO of Interest)

 

Phobos risulta inoltre essere stato fotografato anche nell’agosto 2005 dal rover Spirit (Sol 590), che lo ha immortalato attraverso una sequenza di sei frame intervallati da 170 secondi ciascuno, dove si percepisce la velocità del periodo orbitale del satellite:

Image Credits: NASA/JPL/Cornell – Animation by Emily Lakdawalla

Sequenza riportata anche da Wikipedia:

Image Credits: NASA/JPL-Caltech
 

Aggiornamento 07.05.2014

 

Per quanto riguarda l’ufficialità sulla natura della scia luminosa registrata da Curiosity il 28 aprile scorso, la Nasa si è scomodata nuovamente a rispondermi attraverso lo staff che gestisce il profilo facebook del rover:

 

 

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