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Riportiamo la notizia comparsa nel blog americano di Erick Thert ex agente Cia oggi in pensione che rivela a suo dire che “la Sicilia per anni è stata considerata una semplice base strategica per i militari dell’esercito americano, ma la loro presenza sull’isola ha un motivo ben diverso: controllare una base aliena segreta, di cui neanche il governo siciliano era a conoscenza”.

La rivelazione è stata diffusa ieri dall’Hacker americano Erick Thert, ex agente Cia oggi in pensione che ha deciso di parlare, attraverso il suo blog www.secretfilexxx.com. Impossibile collegarsi al sito da qualche ora, non si sa se per un volume elevato di traffico o se perché sia stato prontamente oscurato dall’Intelligence americana. Dalle informazioni recuperate emerge che l’esercito americano nasconda in Sicilia una vera propria stazione aliena dove gli E.T facevano base già negli anni ’70 per i loro viaggi interstellari. Stazione, che si trova sotto il livello del suolo nella zona della base militare di Sigonella.

Quattro navicelle, una ventina di corpi alieni mummificati e una stazione di controllo ormai in disuso, tutti oggetto di studio di scienziati e fisici americani che da anni ormai conducono esperimenti all’insaputa degli abitanti dell’Isola. Secondo quanto riporta Thert, “neanche il governo siciliano” ne era a conoscenza. Gli unici a “sapere” sarebbero il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica, informati di un’area top secret in Sicilia ma anche loro all’oscuro di cosa esattamente vi si trovi, come stabilito da accordi segreti presi fra Usa e Italia negli anni ’60.

Ecco spiegate le 16 basi americane presenti sul territorio siciliano, per anni spacciate per postazioni militari strategiche, che oggi si rivelano essere state poste per controllare e difendere il “tesoro” che gli Usa controllano sul territorio dell’isola. Thert ha anche scritto in un post sul suo blog che in giornata verranno pubblicate alcune foto che cambieranno per sempre la storia non solo della Sicilia e dell’Italia, ma dell’intera umanità. Le immagini saranno rese pubbliche su un nuovo sito che, per evitare venga bloccato, rimane per ora segreto.

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