Dagli archivi FBi spuntano gli Ufo "Tre precipitarono negli Usa nel 1950"
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Riproponiamo un interessantissimo articolo scritto qualche anno fa, dal giornalista scientifico italiano Luigi Bignami pubblicato da repubblica.it

Buona lettura.


Tra i documenti non più segreti pubblicati su un sito del Bureau, il racconto dell’agente Guy Hottel: negli oggetti volanti non identificati c’erano nove corpi dalle fattezze umanoidi, vestiti “come i piloti dei jet”

di LUIGI BIGNAMI

Questa volta il documento sugli Ufo viene niente meno che dall’FBI. Secondo l’agente Guy Hottel, il 22 marzo del 1950 tre oggetti volanti non identificati precipitarono nel New Mexico e furono “catturati” dal servizio investigativo americano. All’interno dei velivoli c’erano nove corpi dalle fattezze umanoidi alti circa 90-100 centimetri. Gli oggetti non identificati avevano un diametro di circa 16 m ed erano leggermente rialzati al centro. Insomma Ufo nel senso più classico del termine. “Gli occupanti erano vestiti come i piloti dei jet”, racconta Hottel nel suo documento. E’ possibile, conclude l’agente dell’FBI, che gli oggetti volanti siano precipitati causa delle interferenze dei numerosi radar presenti nell’area.

Questa testimonianza è in una serie di altri atti resi pubblici dall’FBI negli ultimi giorni in un suo sito Internet dove vengono divulgati documenti non più segreti richiesti dai cittadini statunitensi. Il sito Vault presenta testi che riguardano vari aspetti delle investigazioni dell’FBI, dai diritti civili ai ganster, dalle testimonianze di ricerche su organizzazioni criminali fino a quelli che vengono definiti “fenomeni inspiegati”. I documenti vengono lasciati sul sito fin quando vi è una certa richiesta da parte del pubblico, dopo di che vengono cancellati.

Attualmente tra i documenti c’è, tra gli altri, il caso Hottel. Interessante però è anche il documento che riguarda il caso ufologico noto come “incidente di Roswell”. Si verificò nel luglio del 1947, quando qualcosa di strano per quell’epoca precipitò in prossimità della cittadina di Roswell, nel New Messico. I racconti passati di mano in mano segnalano che dapprima un comunicato stampa pubblicato dalla base aerea che si trovava in prossimità di quella località parlava proprio di un “disco volante”, ma poi le dichiarazioni ufficiali statunitensi spiegarono che si trattava di un semplice pallone sonda e a tal proposito vennero mostrate alcune immagini.

Il caso però ha continuato ad alimentare sospetti e ancora oggi viene avanzata l’ipotesi che a cadere nel deserto non fu un pallone sonda, ma qualcosa di sconosciuto. Ebbene il sito dell’FBI il caso sembra offrire una soluzione: si parla di un oggetto che aveva la forma di un disco esagonale che doveva essere sospeso per mezzo di un cavo a un pallone, il quale aveva un diametro di circa sei metri e mezzo, e si dice anche tuttavia, che secondo comunicazioni telefoniche tra due basi aeree l’ipotesi del pallone sonda fosse poco credibile. In ogni caso il pallone e il disco vennero portati alla base aerea e lì trattenuti senza ulteriori analisi.

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